Decreto liberalizzazioni: un ennesima presa in giro da votare al Senato a colpi di fiducia!!

01.03.2012 07:07

 

Nell' Aula del Senato, con i suoi 1.700 emendamenti approvati sarà discusso e votato il Decreto liberalizzazioni , e sembra proprio che su questo il governo andrà a porre la fiducia.
Pensate, tra i tanti "correttivi" al decreto, già approvato dalla Commissione Industria del Senato,  ce n'è uno che prevede l’eliminazione delle commissioni bancarie sui Fidi - tecnicamente "linee di credito", affidamenti e scoperti di Conto Corrente.
 
Questo emendamento prevederebbe l’annullamento di tutte quelle clausole che prevedano commissioni, ovviamente, come al solito, a favore delle banche, che abbiano a che vedere  con la concessione degli affidamenti stessi  messi a disposizione, nonche del loro mantenimento in essere e del loro utilizzo anche quando "oltre il limite del fido concesso".
 
Inoltre, per tutti i mutui,  saldati prima della legge Bersani,  non servirà più il notaio per poter estinguere l’ipoteca, con l’obiettivo  di tutelare consumatori ed imprese nel loro rapporto con gli Istituti di Credito e , oltre a questo, vi sarebbero anche le proposte di modifica  al pacchetto di proposte di liberalizzazione fatte proprie dal governo Monti.....davvero  tante da far ritenere sempre più probabile appunto il ricorso alla fiducia per farle decadere. Questa potrebbe arrivare tra oggi e domani su un testo del maxi-emendamento che potrebbe ricalcare quello uscito dalla Commissione.
 
Va detto che ci sono ancora le questioni legate ai mutui non vincolati all’apertura di un conto corrente ed alla libera scelta per le polizze vita. Vi è poi l'annosa questione della riduzione per le Assicurazioni Rc auto, cosa di non poco conto!!!!
Pende ancora la norma per l'apertura di nuove farmacie (previste ogni 3.300 abitanti), la liberalizzazione dlle  licenze per i taxi, che dovrebbero rimanere di competenza comunale e la  separazione di Eni da Snam, da effettuarsi entro 18 mesi dall’entrata in vigore del decreto liberalizzazioni stesso.
Ciò che mi domando è se tutto questo sia necessario....ed a questa domanda - per quanto mi riguarda - rispondo con un secco No.
Sono fondamentalmente d'accordo che le Banche non possano, non debbano, aggiungere commissioni a commissioni ed interessi su interessi....sono d'accordo che vi sia un mercato libero con un tetto massimo stabilito per quanto riguarda le Assicurazioni obbligatorie...ed aggiungo che - comprendendo l'asse azionario delle Banche rispetto alle Assicurazioni, quasi sempre da esse partecipate, trovo giusto che esse si tutelino con l'assicurazione vita legata ad un mutuo ma a tassi minimi stabiliti - così come devono esserne stabiliti i massimi per la RCA - di modo che vi sia giusta tutela e non vi sia speculazione su questo.
Per quanto riguarda la separazione di ENI da SNAM, invece, la vedo come il solito fenomeno in cui i "pezzi migliori" si staccheranno dallo stato, cadendo in mano di amici o amici degli amici, facendone pagare lo scotto, come al solito,  noi cittadini....così com'è stato con gli Istituti di Credito ex IRI, così com'è stato per BANKITALIA, ora in mano a privati che si forgiano di esserne controllori e controllati!!!!
 
Potrebbe anche arrivare il contributo obbligatorio da parte delle società di capitale in favore del fondo Antitrust: «all’onere derivante dall’Autorità garante per la concorrenza e il mercato si provvede mediante un contributo di importo pari allo 0,08 per mille del fatturato risultante dall’ultimo bilancio approvato dalle società di capitale, con ricavi superiori a 50 milioni di euro».
 
Ci sono poi le sanzioni per le clausole vessatorie fino a 20.000 euro e per le informazioni e le documentazioni non veritiere tra 4.000 e 40.000 euro, nonché il carcere fino a 5 anni per chi froda le assicurazioni.
 
Per le Pmi aquilane costituite entro il 31 dicembre del 2014 che si trovano nella zone franche urbane della provincia sono previsti aiuti “de minimis”.
 
Arriva poi il rating sulla legalità per le imprese e il tetto di 10 mila euro per le S.r.l. a un euro avviate da giovani, l’atto va redatto davanti al notaio, ma con esenzione dai diritti di bollo, di segreteria e dalle spese notarili. I tribunali per le imprese saranno 20.
 
E ancora, i conti correnti per i pensionati con assegno fino a 1.500 euro saranno gratuiti, il numero di notai aumenterà, scompariranno le tariffe professionali regolamentate dal sistema degli Ordini e il preventivo potrà non essere in forma scritta.