Amarti Disamarti Riamarti
Amarti
Disamarti
Riamarti
E’ inventare
E far vivere al cuore
Basito
In se stesso impazzito
All’anima
Errante
In se stessa distante
Le quattro stagioni
Con quattro di umori menzioni
Offerte da madre natura
Da che il mondo perdura
Stagioni
A volte di filo di umanità prive
Comprensive
Di glaciazioni
Siccità
Fertilità
Inondazioni
Maremoto
Terremoto
Di colori esplosioni
Di alito di vita
Sofferta empatita infinita
Da quando è nata
Fino a noi senza noi ad oggi scivolata
Nel tempo
Del tempo
Sognato
Scritto
Strappato
Riscritto
Creato
Spezzato
Bucato
Ferito
Sanato
Riannodato
Inventato
Scucito
Rammendato
Disegnato
Insufflato
Per l’universo
Di te suo capoverso
Accettato
Rifiutato
Plasmato
Irretito
Capovolto
Distorto
Inseguito
Appetito
Perseguito
In una mia corsa
Che dimentica della pena morsa
Del tormento altalenante
Per l’equilibrio fuorviante
Si ferma e si nasconde
Ne ha ben donde
Si prilla
Sempre della tua luce però brilla
Si cela
Si svela
In piroette
Nel pensiero costrette
A stare strette
Stanche
Di rimanere dell’attesa
Del non abbraccio che pesa
In spartane panche
Amarti
Disamarti
Riamarti
E’ come il mio essere
E’ dentro il mio essere
E’ solo il mio essere
Intessere
I secondi
Senza di te quasi immondi
I minuti
Che non vogliono staccarsi dai tuoi saluti
La tela
Come vela
Del ragno paziente
Alla sua voracità attinente
Che conosce la preda
La sua ragnatela con stile arreda
Per invitare
A sé chiamare
Peccato mortale
La vittima sacrificale
Di cibo d’amore fatale
Che fa sempre bene
Che sazia il sangue affamato dalle sue pene
Perché non gli fa mai davvero male
Perché la passione lo ravviva e lo intride di sale
Amarti disamarti riamarti
16.04.2012 11:00
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