L'ottantaseipercento vuole scienza, non inutile crudeltà.

13.05.2012 20:03

Pubblichiamo volentieri questa bella riflessione di Laura Mattei: puntuale, precisa, che fà anche menzione ad una Legge italiana che sembra "dimenticata da Dio...". Guarda caso.....quella sull'obiezione di coscienza che, se applicata correttamente, porterebbe ancora più credibilità alla sperimentazione alternativa.

MM

 

Mercoledì 16 maggio, in tutta Italia, si svolgeranno altre manifestazioni per ribadire al Governo la richiesta dell’86% della Popolazione italiana: l’abolizione della vivisezione (o sperimentazione animale, metodo anti-scientifico mai validato).
Se alle elezioni un Partito politico ottenesse l’86% dei voti, sarebbe considerato un plebiscito.
Non so se qualcuno proporrebbe cambiamenti immediati alla Legge elettorale, ma non credo che sarebbero retroattivi e che un tale risultato sarebbe facilmente ribaltabile.
Allo stesso modo, una richiesta avanzata dall’86% della Popolazione è un plebiscito che non può essere ribaltabile o ignorato e, a maggior ragione, un 86% sostenuto da una medesima percentuale nell’Unione Europea, negli Stati che non aderiscono all’Unione Europea, nonché da una medesima percentuale nel mondo intero.
Il mondo intero guarda all’Italia, perché il mondo intero attende l’accoglimento delle istanze dell’86% italiano, per chiedere ai propri vari governanti i medesimi risultati ottenuti in Italia.
Esattamente come, dopo la notizia che l’India ha vietato la sperimentazione animale didattica, tutti ci si aspetta che ciò accada anche nei nostri rispettivi Paesi.
Esattamente come, dopo che negli USA sono giunti alla decisione di sospendere le sovvenzioni per la ricerca scientifica sulle scimmie, ognuno si aspetta che ciò avvenga anche nei rispettivi Stati.
Esattamente come, dopo che negli USA è stata raggiunta la decisione di testare la tossicità delle sostanze con metodi che non implicassero animali, quindi in vitro e su cellule umane, ci si aspetta che lo stesso accada anche in Europa.
E’ chiaro, come ci dimostrano tutti questi casi, ma specialmente l’ultimo nella sua vergognosa controtendenza,  quanto le attese rischino di essere disattese, visto che in Europa addirittura il WWF ha entusiasticamente sostenuto il progetto REACH, che stermina milioni di animali per ottenere risultati non attendibili, diversamente da quanto accade negli USA con gli unici metodi scientifici, ovvero senza animali, ma ciò è comunque utile per valutare gli interlocutori ed ipotizzarne eventuali fini, scopi ed obiettivi, nonché per avere dei precedenti ai quali non solo anelare, ma dei precedenti da pretendere e per i quali combattere, fintanto che la vivisezione (o sperimentazione animale, metodo anti-scientifico mai validato) ottenga ciò che merita: la totale abolizione e condanna.
I sopra citati  risultati ottenuti in India e negli Stati Uniti dimostrano da soli quanto rinunciabile sia la vivisezione (o sperimentazione animale, metodo anti-scientifico mai validato), così come nella nostra stessa Italia ciò è dimostrato dalla Legge sull’obiezione di coscienza alla vivisezione, ovvero la 413/93, spesso e volentieri disattesa dalle Università che dovrebbero, invece, implementarla, e che già da sola bloccherebbe di fatto la vivisezione (o sperimentazione animale, metodo anti-scientifico mai validato), in attesa della Legge.
E tutto ciò, checché ne dicano vivisettori e vivisezionisti nei vari programmi televisivi o articoli giornalistici, o anche nei cartelloni pubblicitari pro-sperimentazione, che la maggioranza dei Cittadini è intenzionata a boicottare con contro-campagne visive, forse meno eclatanti, avendo i Cittadini inferiori possibilità economiche rispetto ai vivisezionisti e vivisettori, ma altrettanto di impatto, in quanto assecondano l’istintiva consapevolezza dell’essere umano, ovvero che tutte le specie sono diverse anatomicamente, fisiologicamente, geneticamente, biologicamente, che nessuna specie fa accezione a questa norma e che, perciò, i risultati ottenuti su una specie non sono estrapolabili alle altre.
E sorvolo sulle reazioni istintive della maggioranza delle persone alle fotografie che mostrano cosa accada nei laboratori, mentre sottolineo l’opinione istintiva della stessa maggioranza di persone, opinione che stronca qualunque giustificazione vivisezionista: quali che siano gli obiettivi dei ricercatori a favore della specie umana, nessuno desidera che ciò sia ottenuto a danno degli animali.
E già solo questo dovrebbe convincere i ricercatori a dedicarsi davvero alla ricerca di metodi che non implichino l’utilizzo di animali e a sbrigarsi a far validare tutti i metodi scientifici (evito di proposito i termini “alternativi” o “sostitutivi”) che rispettino il volere istintivo, ma consapevole, del Popolo.
E dovrebbero sbrigarsi senza nascondersi dietro al fatto che tali test siano obbligatori per Legge: le Leggi possono essere cambiate, perché le Leggi sono al servizio della gente, non viceversa e, se la gente decide di smettere di farsi raggirare e avvelenare dalle multinazionali del farmaco o della pulizia della casa o del fumo o di quant’altro, che grazie ai test su animali possono commercializzare tutto quello che vogliono, mentre con i test scientifici ciò non sarebbe possibile, allora il legislatore deve tenerne conto.
Insomma, giusta o sbagliata che sia considerata, la volontà Popolare è,  e rimane, volontà Popolare, in una Repubblica Democratica, né più né meno come quando, andando a votare, la minoranza è costretta a subire il Partito che non ha votato, perché democraticamente eletto dalla maggioranza della Popolazione.
Senza contare che la stessa Fondazione che ha esortato i propri soci e membri a fare pressioni sui nostri Senatori affinché non cambiassero una virgola della Direttiva Europea e che ha inteso invadere le nostre città con i suoi fraudolenti cartelloni pro-vivisezione, è originaria proprio della nazione che più si dedica allo studio di metodi scientifici, perciò senza l’utilizzo di animali, e che sta anche tentando di metterli in pratica: da ciò si potrebbe evincere che, nel momento in cui le altre nazioni saranno all’avanguardia riguardo a questi metodi, l’Europa, ma a noi ora interessa l’Italia, sarà economicamente e commercialmente svantaggiata e non competitiva, e ciò dovrebbe avere un suo peso, visto che all’Unione Europea interessano solo l’economia e il profitto, rispetto al progresso, alla civiltà, alla moralità, all’etica o al’umanità.
Sarebbe bello, inoltre, se tutti ponessimo all’unisono delle domande su alcuni esperimenti permessi dalla Direttiva Europea 2010/63/UE, anche detta “della vergogna”, che si proporrebbe l’intento di proteggere il benessere degli animali da laboratorio, laddove la prima pagina stessa della Direttiva sottolinea, piuttosto, quanto questa sia stata ideata e approvata per motivi commerciali ed economici, piuttosto che scientifici o di Salute Pubblica.
Sarebbe bello se ponessimo queste domande all’unisono ad ogni manifestazione, tenendo presente che vivisettori e vivisezionisti si pongono come benefattori dell’umanità, nel continuo tentativo di imbambolarci con trionfi ottenuti con la sperimentazione animale, (il cui elenco ufficiale, però, non è mai reperibile) e di farci sentire in colpa per la nostra biasimevole propensione a non provare gratitudine nei loro confronti, mentre loro si consumerebbero nel tentativo di trovare cure ai vari mali che affliggono la razza umana:
A cosa sarà utile, ai fini della salute umana, poter sperimentare sui primati anche in assenza di gravi motivazioni riguardanti la salute umana? (art.5, 8 e 55)
A cosa sarà utile, ai fini della salute umana, poter riutilizzare più volte lo stesso animale anche in procedure che gli provocano intenso dolore, angoscia e sofferenza? (articolo 16) (Forse ciò è legato alla richiesta di ridurre il numero degli animali utilizzati?  Ma la riduzione del numero di animali utilizzati dovrebbe essere collegata alla richiesta di “rimpiazzo”, ovvero l’utilizzo di metodi di ricerca e sperimentazione realmente scientifici, non all’ulteriore disumanizzazione e desensibilizzazione umana… Ma noi limitiamoci a porre le domande)
A cosa sarà utile, ai fini della salute umana, poter sperimentare senza anestesia e/o non somministrare antidolorifici a un animale sofferente, se i ricercatori lo ritengono opportuno? (Perché mai dovrebbero ritenerlo opportuno? Hanno intenzione di fare lo stesso con gli umani e vogliono vedere come reagiscono gli animali? Ma è da quando è nata la vita sulla terra che l’evidenza risponde a questo tipo di interrogativi: l’animale soffre, di qualunque specie sia e l’umano non fa eccezione, altrimenti, perché si frusterebbe il cavallo per farlo correre? O forse vogliono risparmiare su anestesia e antidolorifici? Ma noi non chiediamo questo tipo di risparmio, come non chiediamo la sperimentazione animale, d’altronde. Ma noi non forniamo loro queste nostre considerazioni, limitiamoci a porre le domande)
A cosa sarà utile, ai fini della salute umana, poter sperimentare su animali vivi a scopi didattici, (se in Italia, grazie alla Legge 413/93 ciò è legalmente evitabile e senza conseguenze per chi sceglie di avvalersi della possibilità di fare obiezione di coscienza alla vivisezione)?
A cosa sarà utile, ai fini della salute umana, poter creare animali geneticamente modificati mediante procedure chirurgiche? (Un animale non diventerà mai umano, così come noi difficilmente diventeremo di un’altra specie, per quanti geni ci modifichino mediante procedure chirurgiche: diventeremo forse qualcos’altro, ma di certamente inutile per qualunque altra specie. Prendiamo nota di qualunque considerazione tali punti ci ispirino, ma ripeto, limitiamoci a porre le domande)
A cosa sarà utile, ai fini della salute umana, poter somministrare scosse elettriche fino a indurre impotenza? (Ad oggi, sembra che la preoccupazione dell’umanità di sesso maschile sia opposta, ovvero evitare l’impotenza. Se sono alla ricerca di un metodo contraccettivo innovativo, questo mi sembra troppo radicale, non può essere questa la risposta alla domanda.)
A cosa sarà utile, ai fini della salute umana, poter tenere in isolamento totale per lunghi periodi animali socievoli come cani e primati? (Ecco, questo punto è talmente oscuro che non riesco a darmene una ragione, neanche fantasiosa e fuori luogo)
A cosa sarà utile, ai fini della salute umana, poter praticare toracotomie, ovvero l’apertura del torace, senza somministrare analgesici?
A cosa sarà utile, ai fini della salute umana, poter costringere gli animali al nuoto forzato o altri esercizi fino all’esaurimento? (Davvero, è uno scenario che evoca più eventuali torture da mettere in pratica in oscure carceri contro dissidenti ed oppositori, piuttosto che metodi di cura per malattie umane…)
 
Ho scritto molto, perciò preferisco concludere, anche se avrei ancora tanto da considerare, ma non chiuderò questa mia riflessione senza aver prima comunicato il mio raccapriccio nell’essere stata costretta ad esprimere frasi quali: “l’utilizzo di animali”, come se gli animali fossero oggetti inanimati, o altre frasi simili.
Che la Vita mi perdoni: sono stata, appunto, costretta.
 
Laura Mattei