Parliamo di TITAN....ma non è il Monte di San Marino

20.02.2012 00:39

Avete mai sentito parlare del Titan!!!???

Si...ma non quello che conosciamo tutti, il Monte di San Marino........

Il TITAN che voglio presentarvi, che non è "farina del mio sacco" ma dal sacco - molto più pesante nel suo "sapere di moneta" - di un mio carissimo amico:Domenico De Simone, Avvocato romano e CONTROECONOMISTA per sua stessa definizione.

Ho deciso quindi di riportarvi un suo pensiero, una sua spiegazione di "che cos'è".

Quindi, in due parti, riporto volentieri le sue "considerazioni" pari pari.

Eccole:

 

Cosa sono i titoli a tasso negativo? Sono titoli finanziari gravati da interesse negativo per il decorso del tempo e che perdono interamente il proprio valore con la scadenza del termine di validità.
Che interesse ha un operatore economico ad accettare questi titoli? L’interesse degli operatori economici è dato dalla fiducia nella loro spendibilità, e quindi dalla possibilità di acquistare delle merci o effettuare dei pagamenti per loro tramite.
Che interesse ha un operatore finanziario ad accettare questi titoli? Gli operatori finanziari si basano anch’essi sulla fiducia nei confronti dei titoli, e sulla propria capacità di riuscire a rimetterli in circolazione guadagnando un interesse.
Perché si dovrebbe creare un clima di fiducia intorno a questi titoli e una loro generale accettazione? Il presupposto dell’emissione dei titoli è un persistente eccesso di offerta globale, che induce i produttori a effettuare anche forti sconti pur di smobilitare le scorte. L’accettazione dei titoli comporta, anche in ipotesi di una loro circolazione molto lenta, l’effettuazione da parte del prenditore dei titoli di uno sconto molto basso (5% all’anno). Per questa ragione i titoli circoleranno prevalentemente tra i produttori.
Perché i titoli a tasso negativo dovrebbero circolare più velocemente delle banconote? Perché si tratta in sostanza di mezzi di pagamento gravati da un costo. Di conseguenza, il prenditore cercherà di spenderli il più rapidamente possibile e non li tesaurizzerà per evitare il costo. E’ impossibile tesaurizzare i titoli a tasso negativo data la loro natura, e questo comporta che si tratta di mezzi di pagamento che non generano debito. 
Perché i titoli a tasso negativo devono essere emessi solo per creare nuove imprese? Nel caso di loro emissione slegata dalla creazione di attività d’impresa, si risolverebbe in una emissione di moneta senza alcuna corrispondente attività nel territorio, e quindi essi finirebbero, almeno nella fase iniziale, per premere in aumento sui prezzi. In altri termini genererebbero inflazione. Un’altra ragione risiede nel fatto che l’emissione in favore di imprese in via di costituzione favorisce un’iniziale circolazione dei titoli presso i produttori, che sono portati ad accettare qualunque mezzo di pagamento pur di liberare i propri magazzini. 
Perché i titoli a tasso negativo non generano inflazione? Perché, appunto, sono legati alla nascita di un’attività, e quindi alla corrispondente circolazione di beni. I titoli non generano nemmeno debito, poiché muoiono alla scadenza e sono ritirati dalla circolazione dall’ente che li ha emessi, lasciando, però, la ricchezza che hanno creato. 
Perché si mettono le marche periodiche sui titoli? Per evitare il loro decadimento con il tempo, e quindi la necessità per i prenditori di fare complicati calcoli sul valore effettivo del titolo nel momento in cui lo accettano in pagamento. E’ necessario e utile che il valore dei titoli oscilli periodicamente in misura non maggiore dell’interesse periodico ad essi applicato. 
Chi garantisce il pagamento dei titoli alla scadenza? La garanzia del pagamento dei titoli è data dall’ente che li ha emessi che, a sua volta, ha ricevuto garanzie dall’imprenditore in cui favore ha rilasciato i titoli e che ha incassato le marche che consentono al termine del periodo il pagamento degli stessi titoli.  
Chi paga l’interesse negativo sui titoli? L’interesse negativo sui titoli viene ridistribuito tra la platea che li accetta in pagamento. Inizialmente, quindi, tra i produttori e poi tra tutta la popolazione locale nel caso di emissione da parte di un ente pubblico o tra i soci nel caso di emissione da parte di una società privata. Di fatto, i titoli a tasso negativo sono un’imposta che grava su una forma di emissione monetaria. 
A domani e.....se vi incuriosisce..Domenico De Simone sarà lieto di rispondere alle vostre domande contattandolo direttamente su: contedironchi@hotmail.it .Mauro Munari